Il mondo della pallacanestro americana è particolarmente ricca di termini che vengono utilizzati anche in italiano, con una translazione di quelle parole che sono intraducibili e che indicano alcune pratiche che sono realizzate nel mondo NBA e non solo; alcuni concetti, infatti, sono prettamente statunitensi e vengono utilizzati anche in altri sport, come la NHL, ma sono giunti fino alla cultura italiana proprio grazie alla palla a spicchi, diventata sempre più celebre anche in Italia. Uno dei concetti sicuramente più interessanti è quello di tanking, che porta allo svolgimento di precise azioni da parte di alcune delle franchigie presenti nel campionato statunitense: ma che cosa significa tankare? A che cosa serve il tanking e qual è il suo significato? Per comprenderlo, è importante sottolineare anche quali possano essere vantaggi e svantaggi di tale pratica.
Il significato letterale di tanking
Ormai il termine tanking è entrato a far parte di un vocabolario comune, tanto da essere utilizzato anche in Italia, anche perché non esiste un corrispettivo che possa avere il medesimo significato soprattutto nel mondo dello sport; ma che cosa significa tanking e qual è il significato letterale di questo termine? Utilizzato in quanto verbo, tanking indica il concetto di “affondare”, che è applicato sia al mondo dello sport (cioè nell’accezione di raggiungere il fondo di una classifica o di un torneo), sia ad altri ambiti di interesse, come quello relativo – ad esempio – ad un fondale marino o agli abissi di un oceano. È chiaro che il termine tanking venga utilizzato attraverso il suo significato metaforico, nel mondo dello sport, quando si vuole rappresentare una situazione tutt’altro che felice per una squadra di NBA o di altri sport statunitensi, che sono presenti nelle parti basse della classifica. Ciò che non tutti sanno, però, è che tankare non indica soltanto trovarsi nei fondi, ma preclude anche una certa volontarietà nel proprio posizionamento.
Che cos’è il tanking e che cosa significa tankare in NBA?
Avendo considerato quale sia il significato di tanking, si può adesso sottolineare anche che cosa significa tankare in NBA, considerando una pratica che – di fatto – autorizza le squadre a perdere volontariamente quando scendono in campo sul parquet. È bene chiarire innanzitutto un aspetto: perdere volontariamente, nel mondo della pallacanestro americana, non avviene per una volontà di scommesse sportive o di risultati falsati (quello è il match fixing e si presta a scandali normativi), ma per finalità che sono legate al miglioramento della franchigia nel futuro. Per comprendere di più che cosa sia il tanking in NBA, bisogna considerare come avvenga il sistema delle scelte al Draft: per tentare di equilibrare il livello delle squadre, nella pallacanestro americana le ultime classificate otterranno – con una percentuale maggiore – la possibilità di ottenere alcune delle scelte più alte nel Draft successivo.
In altre parole, una squadra che finisce all’ultimo posto in campionato ha una possibilità altissima (anche se non certa) di ottenere una delle prime scelte nella successiva stagione, così da migliorare il proprio organico, con cestisti che potranno far effettuare un salto di qualità alla squadra; il tanking, naturalmente, non avviene sempre e non è matematico come si può credere: per comprendere al meglio il significato di tankare, infatti, bisogna innanzitutto accettare che un allenatore, una società e gli stessi giocatori siano disposti a sacrificare un anno di gioco per il miglioramento successivo, soprattutto quando ci si rende conto che il livello della squadra è di medio-bassa classifica e non ci sono possibilità di competere ai playoff. Negli ultimi anni, tuttavia, la NBA ha tentato di reagire ad un processo di tanking selvaggio, riequilibrando le percentuali di ottenimento delle prime scelte da parte delle squadre NBA: pur essendo comunque alte, sono sicuramente più moderate rispetto al passato e ottenere un ultimo posto non assicura più la prima scelta nella stagione successiva.
Il tanking allora presenta quasi un significato culturale, per alcuni tifosi che devono accettare i cosiddetti “anni di transizione” e che devono rendersi conto del livello della propria squadra, considerando che molto spesso osserveranno una sconfitta e che il divertimento va ritrovato altrove: per questo motivo, il tanking presenta dei vantaggi e degli svantaggi. Il primo interessa proprio la capacità di migliorarsi in vista del futuro, con una prospettiva che viene pensata nel corso degli anni e che spesso coincide anche con il concetto di rebuilding. Tra gli svantaggi da considerare c’è il fatto che non sempre questa strategia assicura delle scelte impattanti, soprattutto se la Lottery restituisce una scelta più bassa che potrebbe non essere ottimale.
Che cosa significa tankare nel tennis
Esiste anche un’altra accezione di tanking ed è quella che avviene in sport che richiedono dei ritmi serrati e una tenuta mentale molto forte da parte dei giocatori, come il tennis. Nell’ambito di questo sport individuale, il significato di tanking nel tennis è totalmente differente e ha a che fare con le perdite di tempo; queste possono essere realizzate tra un punto e l’altro, in occasione dei cambi di campo (alzandosi qualche secondo dopo l’indicazione “time” dell’arbitro) o in tutti quei momenti in cui uno dei due tennisti perde volontariamente del tempo per recuperare le forze o per provocare l’avversario. Il tanking nel tennis può essere sanzionato dall’arbitro con un warning ma, se reiterato, può portare a penalizzazioni in termini di punti, game e set.