Che cosa significa braccetto?

Il significato di braccetto nel calcio italiano e che cosa fa questo difensore

Il mondo dello sport è ricco di una serie di termini che permettono di definire un linguaggio assolutamente autonomo, che non trova corrispettivo al di fuori della realtà sportiva in questione e che, per questo, se non si è appassionati difficilmente potrebbero essere compresi allo stesso modo. Questo avviene tanto per questioni di lingua inglese, se parliamo di sport come la pallacanestro americana e di termini come tankare, quanto per la lingua italiana che fa affidamento ai suoi gergalismi e a parole tecniche che servono ad esprimere un concetto molto più ampio di quanto si possa credere. Nell’ambito del calcio italiano, c’è un termine che si è distinto su tutti negli ultimi anni: braccetto. Ma che cosa significa e che cosa indica questa parola? Per comprendere il significato di braccetto, è bene far riferimento alla tendenza del calcio italiano contemporaneo che, servendosi delle difese a 3, si arricchisce di un moderno sistema di gioco con i difensori.

Il significato di braccetto nel calcio italiano

Comprendere che cosa significa braccetto nell’ambito del calcio italiano vuol dire, innanzitutto, avere ben chiaro il contesto di riferimento. Nel calcio, soprattutto per quanto riguarda i ruoli difensivi, sono sempre esistiti termini tecnici che fossero in grado di definire le prestazioni e i movimenti di un difensore, come “stopper”, “libero” o “terzino”. Con braccetto la definizione cambia, dal momento che il difensore viene interpretato in maniera differente e con compiti che avvengono anche i fase di spinta. Ma quindi qual è il significato di braccetto nel calcio italiano? Volendone trovare uno letterale, che possa spiegare il perché di questo ricorso tecnico, si potrebbe immaginare il movimento della difesa che, protesa in avanti durante l’azione offensiva, va a creare un ideale “braccio” attraverso il posizionamento in progressione del difensore centrale di destra o di sinistra. A coniare questo termine è stato l’allenatore Eziolino Capuano, che ha dichiarato:

«A Coverciano presentai la tesi sul 3-5-2 al compianto Franco Ferrari, grande professionista e competente. Nel momento in cui ho esposto la tesi cominciai a parlare di braccetto e lui mi rimproverò, chiedendomi il perché di quella definizione. Qualche anno dopo lo riportai sul campo, allenavo l’Arezzo, con la difesa a tre, e quindi parlavo di ‘braccetto’. Questo guaio, diciamo così, l’ho fatto io coniando questo termine, poi lo hanno ripreso in tanti. La ragione è semplice: giocando con i tre, il centrale di destra si allargava in stile ‘braccetto’ sulla fascia nel momento in cui in cui l’esterno di fascia ‘rompeva’ salendo, ovvero si proiettava in avanti».

Che cosa significa braccetto e che cosa fa questo difensore?

Per quanto il significato letterale di braccetto possa essere ricostruita nell’immagine complessiva che si vuole comunicare nell’ambito del posizionamento in campo, per capire che cosa significa braccetto è importante prendere in esame degli specifici difensori e il loro comportamento sul terreno di gioco, per avere un’idea chiara di che cosa significa braccetto e di che cosa fa questa tipologia di difensore. Braccetti moderni, nell’ambito del calcio italiano, sono quei difensori che operano nell’ambito di una difesa a tre e che si posizionano ai lati del difensore centrale; non solo, dal momento che il braccetto è anche quel difensore che – in fase di impostazione – dà una mano alla manovra del terzino, supportandolo in fase di sovrapposizione, impostazione o proposta di gioco, salendo quasi sulla linea di centrocampo e potendo produrre gioco in modo da aumentare gli uomini che vengono portati in avanti.

Difensori come Alessandro Bastoni, Giovanni Di Lorenzo, Matteo Darmian o Sead Kolasinac sono considerabili dei braccetti proprio perché, pur giocando da difensori, possono proporsi anche in attacco, facendo valere le loro qualità palla al piede e agendo sulla fascia, dove possono dare manforte all’azione dei terzini. Ovviamente, il termine braccetto è utilizzabile anche nel suo significato più classico di “difensore laterale di una difesa a tre”, per distinguere cioè tali calciatori rispetto ai difensori centrali di una difesa a quattro con quelli di una difesa a cinque che opera sulla stessa linea, ed è ormai radicato nell’ambito del calcio italiano contemporaneo, per esprimere più concetti e significati in uno solo.

Il significato di braccetto al Fantacalcio Mantra

Il successo del termine braccetto è così tanto elevato che ormai questo ruolo è stato introdotto anche nell’ambito del Fantacalcio Mantra: ma che cosa significa braccetto in quel contesto? Come tutti i giocatori di Mantra ben sanno, è importantissimo in questa tipologia di Fantacalcio fare affidamento a ruoli differenti, che possano assicurare copertura in campo e, soprattutto, una buona disposizione dei moduli affinché si possa giocare con grande versatilità, scegliendo chi schierare in campo e tentando di replicare i comportamenti di un modulo tradizionale. Il braccetto, allora, è proprio quel ruolo aggiuntivo che si unisce a quello di difensore centrale, difensore di destra o difensore di sinistra: trattasi di un ruolo in più che permette di schierare un modulo con difesa a tre con più uomini offensivi, naturalmente facendo affidamento a quei calciatori che hanno a disposizione il ruolo e che possono essere schierati nella giusta posizione.

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